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SARPI, PAOLO
(Venezia 1552 - ivi 1623). Storico veneziano. Entrato nell'ordine dei serviti (1566), fu teologo del duca Guglielmo Gonzaga: a Mantova frequentò C. Olivo, già segretario del cardinale Ercole Gonzaga, da cui ebbe informazioni di prima mano sul concilio di Trento. Fu poi provinciale (1579) e procuratore dell'ordine a Roma (1585-1588), dove constatò l'irrigidimento curiale posttridentino. La spregiudicatezza intellettuale e i contatti con ambienti eterodossi gli attirarono i sospetti del pontefice, che gli negò il grado vescovile. Nominato teologo consultore della repubblica di Venezia durante la questione dell'interdetto (1606), ispirò la linea politico-dottrinale della repubblica, intervenendo con scritti polemici che sostenevano la sovranità dello stato in materia ecclesiastica, ai quali la Santa sede rispose con la scomunica (1607) e due attentati (1607 e 1609). Sconfitto nel suo disegno di unire Venezia a una lega antiasburgica e filoprotestante, si concentrò sull'attività storiografica, delineando con tagliente lucidità l'abnorme processo di crescita dell'autorità papale negli ultimi secoli, sanzionato anziché ridimensionato dal concilio di Trento (Istoria dell'interdetto e Trattato delle materie beneficiarie, postumi; Istoria del concilio tridentino, 1610-1618, edita a Londra nel 1619).
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